BROOKLYN BOTANIC GARDEN

Secondo viaggio oltre Oceano, New York City un sogno.

Partenza come sempre movimentata, un visto non fatto e 2 valigie immense da imbarcare.
Tutto bene !

Hostess stranamente simpatiche in soccorso, ultima a bordo .. finalmente si parte!

Arrivata al JFK Airport la prima sensazione provata è stata quella di sentirmi come in un film… come se tutto quello che stavo vivendo fosse già stato visto e vissuto, è stato un attimo sentirmi a casa.

Qualsiasi persona pronta ad aiutarti con bagagli e suggerimenti metro, taxi, bancomat e via, solite situazioni turistiche.

Ogni giorno una corsa contro il tempo per vedere più zone e situazioni possibili.

15 giorni no stop in una città dove fermarsi sembra impossibile, soprattutto se la si visita per la prima volta e la voglia di conoscere tutto è l’obbiettivo primario.

Quartieri completamente diversi tra di loro a distanza di 2 blocchi, con facilità si passa da ChinaTown a Little Italy, e così via..

10 giorni a Manhattan e 5 giorni a Brooklyn, giusto mix per percepire la diversità tra il cuore della grande mela e la parte periferica più cool attualmente.
Perché si sa, nuovi quartieri nascono con una frequenza che sta sfuggendo un pò di mano.

Non mi soffermo a raccontare le meraviglie che la città mi ha regalato ne alle persone bizzarre incontrate, ma ci tengo a sottolineare l’importanza che essa mostra nei confronti della natura. Sembra strano perché tutti pensano di entrare nella metropoli e di vedere solo altissimi e grigi palazzi, ma non è proprio così.

La cura dei giardini, delle aiuole sparse di quartiere in quartiere e dei parchi è senza dubbio di rilevanza.

Sicuramente questa loro attenzione è dovuta al fatto di voler riservare queste “oasi” di benessere per poterne godere i benefici al primo minuto libero nell’arco di una giornata, insomma un modo per rifugiarsi e sfuggire dal caos cittadino.

Ha significato molto per me e non a caso ho deciso di visitare alcuni tra i più vecchi e conosciuti giardini newyorkesi.

Con i primi raggi di sole all’orizzonte, decido quindi di pormi come meta principale Brooklyn Botanic Garden, ritenuto dal New York Times l’attrazione “naturale” più importante di NY.

Si trova a Prospect Park ed è gratuito al martedì, tappa obbligatoria per chi desidera rigenerarsi.

Nel giardino vi sono una grande quantità di piante e in qualsiasi stagione lo si visiti si possono trovare piante in fiore, fondato nel 1910 dal dipartimento di Arti e Scienze dell’Università di Brooklyn, questo rappresenta sicuramente una delle attrattive più gettonate da tutti gli appassionati del verde.

Dal Giardino Giapponese, al museo dei Bonsai fino al Giardino delle Rose e alle varie serre contenenti piante e fiori di qualsiasi specie, l’intero “parco” è ben curato e strutturato alla perfezione. Un’esplosione di verde, un vero e proprio museo a cielo aperto.

La mia attenzione si focalizza su una serra in particolare, quella dedicata alle piante tropicali. Superata ansia umidità è facile rimanere rapiti dalla bellezza e dalla selezione botanica che popola questa cupola.

Ogni pianta possiede un cartellino con le indicazioni principali sul nome e la provenienza.

Ottimo punto di partenza per gli appassionati di gardening come noi.

Suggerimento: non lasciatevi intimorire dalla prima sensazione di oppressione che il centro città può emanare, ma fatevi rapire dagli sprazzi di verde che New York nasconde.  Enjoy yourself !

 

Parole e immagini di Erika https://www.instagram.com/erikagrupillo/